Chiamato anche Cala Tramontana, tragicamente famosa per l’affondamento durante una tempesta della Nave Levante.
“Levante” a Portu Quau nel 1963.
“Levante” era una Motonave di circa 900 tonnellate di stazza, costruita nel 1930 e di proprietà della Compagnia di Armamento Sarda, partì da Genova il 17 gennaio 1963 con 13 persone a bordo, Il suo carico era composto principalmente da tubi, cuscinetti a sfera, sacchi di biossido di titanio e ,destinazione Tunisi, anche oltre 250 bovini vivi.
Dopo lo scalo a Tunisi e scaricati i bovini, riprese il mare il 21 gennaio diretta a Marsiglia.
La tragedia
Costeggiando la costa del golfo di Orosei, in balia del mare con venti di grecale fino a 120 km/h, nella notte fra il 23 e il 24 gennaio 1963, la nave ebbe un’avaria all’unico motore che aveva.
Il comandante fece l’unica manovra per evitare l’impatto nelle falesie di Monte Santo, fece calare l’ancora per fermare la nave in balia della tempesta, ma questa non resse, e la catena filò via sino a liberare la nave che fu spinta nella insenatura del fiordo di Cala Tramontana.
L’equipaggio non ebbe via di scampo, e tutti i 13 membri perirono nel naufragio.
Giovanni Cabras, pastore ventenne di Baunei, vide la nave, o quello che ne rimaneva, soltanto il giorno dopo e il 26 gennaio partirono le ricerche aeree e via mare dei superstiti. I primi ad avvistare il mercantile affondato sono stati i fratelli Giovanni e Luigi Aversano a bordo del loro peschereccio scorgendo l’albero di maestra della nave che spiccava a pochi metri dalle pareti del fiordo.
L’immagine antica dei resti della nave Levante pochi giorni dopo la fine della tempesta che la affondò.
Non ci furono superstiti, solo 5 salme vennero ritrovate, di cui una non venne riconosciuta e venne seppellita nel cimitero di Tortolì.
Il relitto giace lungo la perete a su di Portu Cuau, in un fondale tra 12 e 6 metri di profondità. Ormai totalmente distrutto e insabbiato da alcuni subacquei è chiamato relitto derelitto, si può vedere chiaramente il suo blocco motore, il carico di tubi e alcuni cassoni di metallo, verricello e bitte sparse nella cala e all’interno dell’insenatura la prua della nave con un pezzo della catena dell’ancora.
Molti resti del mercantile vennero riutilizzati dai pastori di Baunei nei loro ovili vicino al luogo del naufragio
Il video dell’immersione sul relitto della motonave Lavante, Portu Cuau
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